lunedì 6 marzo 2017

VIVA RE ARTU’!

Le ultime vicende politiche sono ben note a tutti o quasi: il PD, la principale forza politica a sinistra (nonostante Renzi) è andato in mille pezzi, dilaniato dalle correnti interne. A destra invece, non si riesce ad identificare un partito di riferimento, nonostante il continuo vociare di Meloni, Salvini e compagnia bella: Berlusconi non può più essere considerato un riferimento, l’NCD di Alfano è ufficialmente sciolto, e Alemanno ha appena fondato un nuovo movimento. L’unica forza politica di un certo peso (pur con tutte le sue contraddizioni e problematiche) attualmente è il M5S.

Ecco che allora, ad un gruppo di simpaticoni con tendenze a sinistra viene in mente di fondare un movimento politico in diretta TV, così, su due piedi, e di chiamarlo Arturo. L’operazione, condotta da Diego Bianchi e dai suoi colleghi durante la trasmissione Gazebo su Rai 3 è tutta basata sullo scherzo, ma intanto le pagine social e i circoli virtuali a sostegno di questo fantomatico movimento spuntano come funghi. Il tutto perfettamente in linea con la burla messa in piedi da Bianchi, “Makkox” Dambrosio e compagnia: nessun programma politico (al momento), tutto virtuale, eppure fans e followers si moltiplicano.

Solo che…a vedere la situazione politica attuale, quella di Arturo proprio tanto burla non è: a me che l’ho vissuto da ragazzino, sembra quasi di essere tornato indietro ai tempi di Mani Pulite, quando i partiti storici della Prima Repubblica furono spazzati via o molto ridimensionati da tutte le accuse di corruzione e reati assortiti che venivano contestate ai loro membri. Un vuoto politico colmato, a suo modo, da Silvio Berlusconi con la sua famosa “discesa in campo”, con tutte le conseguenze del caso. Ora la forza politica preponderante è quella del Movimento 5 stelle, e le varie correnti di destra come di sinistra dovranno per forza di cose trovare un punto di incontro se vorranno sperare di tenergli testa. Il tutto nel segno dell’italica tradizione in cui pur di vincere si va in giro con la ramazza a raccogliere i voti di chiunque, salvo poi fare i salti mortali pur di rimanere ben attaccati alla poltrona e far durare il governo.

A meno che naturalmente Arturo e i suoi fondatori non decidano di scendere davvero in campo a propria volta: in fin dei conti lo stesso M5S non è nato in maniera tanto diversa…in tal caso, io (e credo tanti altri) saprei finalmente con certezza chi votare. Bianchi & compagnia, proprio sicuri di non volerci fare un pensierino? Intanto seguirò con molto interesse le vostre primarie di fine aprile…

A voi i commenti!

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