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venerdì 7 dicembre 2018

LA MACCHINA DEL TEMPO

Anno Domini 2018.
E' quasi Natale. Tempo di settimane bianche, pranzi, cenoni, uscite con gli amici, presepi, regali sotto l'albero, giochi e risate.
Tempo di bilanci per l'anno appena trascorso, e di propositi per l'anno nuovo. Che se si riuscisse a mantenerne anche solo qualcuno chissà come si starebbe...ma si sa che la volontà è debole.
Ecco, tra i regali sotto l'albero potevano mancare le ultime novità legislative da parte del governo? Naturalmente no. Solo che non mi sarei mai aspettato che, a distanza di 80 anni, potessero essere DI NUOVO promulgate le leggi razziali!

Ecco, dopo questa sparata mi sembra già di sentire certe reazioni e commenti: "PDiota", "buonista", "rosicone", "la pacchia è finita", "radical chic" eccetera. Tutti esempi del campionario pentaleghista già sentiti e strasentiti.

Sapete qual è il vostro problema, cari amici gialloverdi? Che fondamentalmente non siete così cattivi ma, per mille cause diverse, avete una visione del mondo estremamente povera e limitata. Per voi o è tutto bianco, o è tutto nero. Per voi, se qualcuno dice qualcosa in disaccordo con i vostri leader, è per forza di cose un "PDiota".
Beh, mi dispiace sinceramente per voi, dico davvero. Mi dispiace che non siate in grado di cogliere i milioni di sfumature che può avere il pensiero umano, e mi fa incazzare a bestia, quello sì, che siate così facilmente manipolabili da persone appena appena più furbe di voi che vi indicano, di volta in volta, il nemico da colpire con tutta la vostra rabbia repressa: vedi ad esempio la manifestazione dell'8 dicembre e le foto dei "nemici" con la didascalia "io non ci sarò". Uno scenario decisamente orwelliano.

Sapete che c'è?

C'è che se questa vostra povertà di pensiero non fosse salita al potere e non fosse potenzialmente devastante, beh, probabilmente nessuno vi direbbe nulla. Vi si lascerebbe in pace nel vostro limbo, o se preferite nel vostro tavolo preferito del bar, a parlare di tutto e di niente con l'aria di quelli che ne sanno perché sono cresciuti all'università della vita. Solo che, vista la situazione, stare zitti significa essere complici delle vostre malefatte presenti e future. NO GRAZIE.

Dove voglio arrivare?

Torniamo alla mia sparata:  LEGGI RAZZIALI. Due paroline che evocano un periodo buio della nostra storia, e che i pentaleghisti si affannano continuamente ad allontanare, dicendo che le loro scelte non c'entrano nulla col razzismo. Peccato che poi i fatti dicano altro. In particolare, un paragrafo della legge finanziaria che riguarda le famiglie di immigrati REGOLARI che vivono e lavorano qui in Italia pagando regolarmente le tasse, che hanno 3 o più figli a carico, e con un ISEE inferiore a 30000 euro. Ecco, finora queste famiglie, al pari di quelle italiane, avevano accesso tramite la "Carta della famiglia" a sconti e tariffe agevolate presso negozi ed enti aderenti all'iniziativa. Tutto regolare: chi paga le tasse regolarmente ha diritto ad accedere ai servizi...finora.

Già, perché la legge finanziaria ha TAGLIATO questa possibilità, riservandola SOLO ai cittadini comunitari. Gli altri, nisba.

Alla faccia di chi dice che "chi viene qui per lavorare e si comporta bene è mio fratello". Chi è già che lo dice sempre? Ah si, un certo signore che spesso si veste di verde...

Se non è razzismo, questo, allora cos'è? No perché io non trovo altri termini per definirlo...


martedì 18 settembre 2018

UN RISCHIO CALCOLATO?

Chi mi conosce sa che tendo ad essere piuttosto critico nei confronti dell'attuale governo Lega-5 Stelle, pur non risparmiando appunti anche a chi prima deteneva il potere. In tutto questo cerco di essere onesto: se una cosa ritengo sia fatta bene, chiunque l'abbia fatta, ha il mio plauso. Così come, se ritengo sbagliato un provvedimento, riceverà le mie critiche qualunque sia la provenienza. Insomma, questo blog NON GUARDA IN FACCIA A NESSUNO, tanto per essere chiari.

Perché questa introduzione? Beh, di norma non sarebbe necessaria, ma con i tempi che corrono è doverosa: se critichi le scelte dell'attuale governo, sei bollato automaticamente come "zecca comunista" o "seguace del PD" dai fan più sfegatati del "capitano". Insomma, il diritto di critica e la libertà di opinione, per alcuni, sono un optional.

Mi sono dilungato troppo, veniamo al dunque.

In questi giorni, tra le tante proposte al vaglio del governo Conte (ricordiamocelo ogni tanto: CONTE, non SALVINI), ce ne sono due in particolare che mi hanno colpito: quella sulla detenzione delle armi da fuoco, e il cosiddetto "Decreto Pillon", dal nome del senatore leghista primo firmatario.

Partiamo dalla normativa sulle armi (che è GIA' LEGGE dal 14 settembre 2018): cosa cambia?

Ecco il riassunto in soldoni:

  • Raddoppio delle armi sportive di cui è consentita la detenzione (da 6 a 12)
  • Aumento dei proiettili consentiti nei caricatori delle armi sportive corte (da 15 a 20)
  • Aumento dei proiettili consentiti nei caricatori delle armi sportive lunghe (da 5 a 10)
  • Obbligo, per chi detiene armi sportive, di appartenenza ad un'associazione di tiro (senza l'obbligo di presentarsi regolarmente ad un poligono o di seguire corsi specifici)
  • Vendita delle armi di derivazione militare (come fucili AR15 o AK-47 "Kalashnikov") consentita solo ai tiratori sportivi
  • Diminuzione della durata della licenza per le armi da caccia (da 6 a 5 anni)
  • NON obbligo di avvisare i familiari/conviventi del possesso dell'arma
Non essendo del settore, non posso dire a priori se questo provvedimento sia giusto o sbagliato. E' interessante però notare come il sig.Salvini si sia impegnato formalmente all'Hit Show, la fiera delle armi di Vicenza, a varare un provvedimento volto ad aumentare le vendite di armi da fuoco. Nessuna illazione, tutto documentato. Un favore in pieno stile americano che, indubbiamente, muoverà un bel mucchio di soldi in direzione dei produttori di armi, e una manciata di voti verso la Lega. 

Veniamo ora al Decreto Pillon, attualmente in discussione. Eccone i punti salienti:
  • Cancellazione dell'assegno di mantenimento per i figli, sostituito da una divisione delle spese tra i genitori
  • Divisione equa del tempo passato con i figli
  • Indennizzo per il genitore che lascia la casa di proprietà all'altro genitore
  • Obbligatorietà della mediazione familiare
Posto che il primo punto secondo me rischia di scatenare una lotta all'ultimo scontrino tra due persone già in conflitto, mi soffermerei sull'ultimo punto: l'obbligatorietà della mediazione familiare tramite avvocato/psicologo/altro soggetto abilitato per avviare l'iter di separazione. Al momento, questa possibilità esiste già, ma è solo un'opzione prevista dal nostro ordinamento. Così, diventerebbe un obbligo. Da notare, lo Stato non scucirebbe neanche un euro: tutta la procedura è a carico dei coniugi che si vogliono separare.

E' evidente che, con questa mossa, vi sia la volontà di rendere più difficili le separazioni frapponendo un ostacolo economico (Pillon è noto per le sue posizioni politiche ultra-religiose). In questo calderone, purtroppo, rischiano di finire anche le vittime di violenza domestica che, se sono già in difficoltà economica, avranno una "ragione" in più per NON denunciare il partner violento e che, se anche lo facessero, affronterebbero un percorso giudiziario interminabile e ricco di incognite. Nel frattempo, se ci sono bambini, sono tutti cavoli loro, dovendo avere obbligatoriamente a che fare con un genitore abusante che, fino a prova contraria, per la giustizia è INNOCENTE.

Come per la legge sulle armi, è interessante notare un dettaglio: che mestiere fa il signor Pillon? Ma guarda che combinazione, avvocato con master in mediazione familiare!! Non ci sarà mica un leggerissimo conflitto d'interessi? Ma no, cosa dico, questo è il governo del cambiamento...intanto, sul suo sito web, ha preannunciato imminenti novità proprio in tema di mediazione familiare.

Ora, mi chiederete: qual è il nesso dei due provvedimenti, a parte la provenienza leghista e il sospetto conflitto di interessi?

Ecco il mio parere: se passasse il Decreto Pillon così com'è, questo, in combinazione con la nuova legge sulle armi, costituirebbe una miscela ESPLOSIVA.

Eh sì. Proviamo ad immaginare una famiglia che non naviga nell'oro, e che ha problemi tali da giungere al proposito di separarsi: c'è da affrontare il costo della mediazione. A quel punto che si fa? Si va avanti col rischio di andare ancora più in difficoltà economica, uno dei due se ne va di casa (dove? Dai genitori, se ci sono ancora? Sotto a un ponte? E con i bambini, come facciamo?), o si prova a convivere nonostante tutto? 

In tutti e tre i casi, c'è una possibilità concreta: quella che salti fuori un'arma da fuoco di cui nessuno sapeva niente, e che qualcuno, esasperato o comunque già di per sé incline alla violenza, SPARI. Non facciamo finta di stupirci, succede già adesso, e se davvero passasse questa nuova normativa così com'è prepariamoci pure a piangere per molte altre tragedie familiari.

Ci avranno pensato i politici leghisti, a questa eventualità? Gliene importa qualcosa se qualche donna in più ci lascerà sicuramente le penne per mano di un partner pistolero? Ci pensano, gli elettori della Lega, i fans più sfegatati del "capitano", o hanno annullato completamente la loro capacità di ragionamento delegandola a Salvini e alla sua ciurma?

A voi i commenti!!

FONTI: