martedì 4 settembre 2018

COLPO GROSSO IN PIAZZA ALFIERI-considerazioni sul Palio 2018

Alzi la mano chi avrebbe scommesso sull'esito della Corsa del 2 settembre.



Se potessi rivolgere questa domanda a tutti i vari borghigiani e appassionati, vedrei pochissime mani alzate. Forse giusto quelle dei moncalvesi, e forse neanche tutte.

Io stesso non ci avrei scommesso un centesimo bucato, soprattutto a vedere l'esito delle batterie: con Torretta, San Martino-San Rocco e San Lazzaro eliminati, l'edizione 2018 sembrava cucita addosso a San Secondo, con Andrea Mari "Brio" e Bomario da Clodia. L'accoppiata sansecondina aveva pure avuto la fortuna di essere estratta in prima batteria. La sola Cattedrale (Dino Pes "Velluto" su Ribelle da Clodia) pareva essere in grado di dire la propria, mentre Tanaro (Sandro Gessa "Gessino" su Portorose) e Don Bosco (Giovanni Atzeni "Tittia" su Umatilla) avevano lo svantaggio dell'estrazione in seconda e terza batteria. E invece niente: tutti i pronostici sono finiti all'aria, travolti dalla corsa di Calliope da Clodia e da un ragazzo di 23 anni, Federico Arri, che ha tenuto fede al suo soprannome di "Guerriero" con un Palio gagliardo e combattuto fino all'ultimo metro. Prima ferma in batteria la rimonta disperata della Torretta poi, in finale, parte in testa (nonostante la posizione alta allo steccato) e respinge tutti gli attacchi da parte di accoppiate molto più quotate. 10 e lode a lui, alla cavalla e al Comitato Palio di Moncalvo, che ha colto il suo 5°successo.

Parlando dei piazzati:
Dino Pes "Velluto" (Cattedrale): batteria superata agevolmente, gestendo il cavallo. In finale parte in sordina, ma va in crescendo e si fa sotto negli ultimi metri, purtroppo per lui invano. Il digiuno della Cattedrale si allunga ancora...DIESEL.

Andrea Mari "Brio" (San Secondo): spadroneggia in prima batteria e, all'ingresso della finale, la vittoria pare solo una formalità vista l'assenza di quasi tutti i favoriti della vigilia. Il verdetto della pista è ben diverso, e gli va pure bene che il rivale Tanaro cede di schianto, altrimenti...SORPRESO.

Giovanni Atzeni "Tittìa" (Don Bosco): ha la sfiga di essere estratto in terza batteria (dominata), pessimo punto di partenza se hai ambizioni di vincere. In finale parte a razzo insidiando la prima posizione di Moncalvo, ma dura poco. SFORTUNATO.

Alessandro Cersosimo "Nando" (Nizza M.to): dimostra grande freddezza in batteria respingendo gli attacchi di S. Pietro (Carlo Sanna "Brigante" su Spartaco da Clodia) e Baldichieri (Mattia Chiavassa "Geronimo" su Unico de Aighenta) e strappando il terzo posto. In finale parte piano, ma recupera e risale fino al 5°posto. CONFERMA.

Andrea Chessa "Nappa II" (Montechiaro): finalmente!! Supera senza problemi la batteria, in finale riesce addirittura a girare secondo al Cavallone, ma Uan King non ha il passo degli altri e ben presto finisce risucchiato nel gruppo. IN CRESCITA.

Bastiano Sini "Bastoncino" (San Silvestro): esordire in una pista come Asti è sempre complicato, per fantini e cavalli. L'accoppiata oro-argento supera la batteria eliminatoria senza patemi, mentre in finale parte dietro e si limita a stare lontano dai guai. SORPRESA.

Antonio Siri "Amsicora" (San Damiano): dopo la delusione dell'anno scorso, supera la terza batteria eliminatoria con una corsa tutta cuore, bruciando il favorito San Lazzaro proprio sul bandierino d'arrivo. In finale probabilmente paga lo sforzo sostenuto e si limita ad un ruolo da comparsa. CAPARBIO.

Sandro Gessa "Gessino" (Tanaro): nel caos alla mossa della seconda batteria rischia grosso andando a terra, ma si riprende e vince agevolmente. In finale riesce anche a passare in testa per alcuni istanti, ma al Cavallone va largo e Federico Arri lo ripassa. Di lì in poi, il cavallo Ultimo Baio finisce la benzina e precipita in ultima posizione. Per sua fortuna, il rivale San Secondo non trova lo spunto per andare a vincere. FUOCO DI PAGLIA.


Due parole anche sugli eliminati in batteria:



Valter Pusceddu "Bighino" (Torretta N.S.L.): a vedere l'andamento della batteria, in Corso Torino possono solo mangiarsi le mani. Il cavallo Tiepolo era in formissima, e l'ha dimostrato quando, dopo una partenza disastrosa, ha rimontato fino ad insidiare il terzo posto di Moncalvo. Inutilmente, perché Arri gli ha chiuso tutti i varchi. OCCASIONE BUTTATA.


Giuseppe Zedde "Gingillo" (San Lazzaro S.D.S.): infilato da San Silvestro, mantiene il terzo posto fin quasi alla fine, quando San Damiano lo brucia proprio sull'arrivo eliminandolo dal Palio. L'appuntamento col 5°successo e con la doppietta personale è rimandato. SVERNICIATO.

Francesco Caria "Tremendo" (San Martino-San Rocco): Preziosa Penelope non sembra in giornata, parte male e non sembra avere lo spunto giusto. La corsa di Tremendo finisce con una caduta al primo Cavallone, (forse con la complicità della Torretta), mentre la cavalla non rimonta. TARPATO.


Carlo Sanna "Brigante" (San Pietro): ancora una delusione per Sanna, che non riesce a trovare il varco giusto per passare Cersosimo in prima batteria. Non gli mancheranno le occasioni per rifarsi. RIMANDATO.


Mattia Chiavassa "Geronimo" (Baldichieri): cerca di far dimenticare il suo esordio col botto di 4 anni fa e diciamo che ci riesce anche, ultimando i 3 giri della batteria. Come Sanna, gli manca lo spunto per passare Nizza ed entrare in finale. BUONA LA PROSSIMA.


Famiglia Bruschelli: Asti non è cosa loro. Mai in corsa per la finale, né il figlio Enrico "Bellocchio" (San Paolo), né il papà Luigi "Trecciolino" (Santa Maria Nuova). In più Bruschelli Senior paga un tentativo di forzatura con un brutto ruzzolone al canapo, per fortuna senza conseguenze per nessuno. Per il resto, il nulla. EVANESCENTI.

Donato Calvaccio "Il Musico" (Castell'Alfero): dispiace davvero vedere uno dei 2 fantini astigiani in gara faticare in quel modo mentre l'altro trionfa. Quasi sempre fuori posto al canapo, si becca gli improperi del mossiere, e in gara non riesce mai a lottare per le posizioni che contano, probabilmente il cavallo che aveva non gli permetteva di più. Un vero peccato. VERRANNO TEMPI MIGLIORI.

Simone Mereu "Deciso" (Santa Caterina): per il secondo anno consecutivo Mereu si becca una retrocessione in seconda fila per la pericolosità del cavallo. In piazza Alfieri, questo equivale ad una eliminazione praticamente certa se non hai un soggetto nettamente superiore agli altri, ed è esattamente ciò che avviene. NON VALUTABILE.

Alessio Migheli "Girolamo" (Viatosto): torna ad Asti, e viene retrocesso in seconda fila. Vedi Mereu.

Massimo Columbu "Veleno II" (Canelli): si ripresenta con il cavallo dell'anno scorso, ma stavolta non gli riesce l'impresa e rimedia l'eliminazione. ALTI E BASSI.

Alessandro Chiti "Voragine" (San Marzanotto): ritorna ad Asti dopo aver saltato il Palio 2017 per infortunio, ma credo se ne siano accorti in pochi. Pensare che il Borgo oro-blu l'aveva fatto tornare strappandolo a San Silvestro dopo aver appiedato Andrea Farris...CHI L'HA VISTO?

Infine, il mossiere Renato Bircolotti:

il suo dovere è quello di dare una mossa il più possibile valida, ben sapendo che quella perfetta è praticamente impossibile. Quando vede che le cose vanno per le lunghe, giustamente convalida la partenza anche con le posizioni scambiate. Quelli, in fin dei conti, sono problemi dei fantini. OK le sanzioni in prima batteria, la sicurezza prima di tutto. Così così la mossa della finale, con due cavalli arretrati, ma quello probabilmente è dipeso dalla diretta RAI, sfumata come al solito. MEGLIO 1 BIRCOLOTTI CHE 100 MATTEUCCI.

Siete d'accordo? Non siete d'accordo?

A voi i commenti!!



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