domenica 17 settembre 2017

CONSIDERAZIONI POST PALIO DI ASTI 2017

E' andata, finalmente. L'edizione del cinquantenario della ripresa del Palio di Asti si è conclusa poco fa, con la vittoria del Borgo San Lazzaro (sesto successo "moderno"). Prima di passare alle considerazioni sulla corsa, voglio fare veramente i complimenti, a tutti, per la sfilata: bella, bella e ancora BELLA!! Lascio ad altri più esperti e competenti di me eventuali appunti storico-filologici che sicuramente ci saranno, io personalmente ne sono rimasto incantato, complimenti a San Paolo, vincitore del premio sfilata, ma anche a tutti gli altri.

Venendo alla corsa, c'erano tante incognite legate ai cavalli mezzosangue, alla loro velocità, e alla loro tenuta sulla doppia distanza della gara. Era praticamente impossibile stabilire a priori un favorito, la presenza dei "bomboloni" senesi Polonski (San Silvestro) e Preziosa Penelope (San Martino-San Rocco) non era un'automatica garanzia di vittoria...e alla fine l'ha spuntata il Borgo San Lazzaro con Giuseppe Zedde "Gingillo"(quarto successo personale ad Asti) e il cavallo Bomario da Clodia. Gingillo dal canto suo ha colto l'ultima occasione dell'anno per riscattare un periodo di magra, e l'ha fatto rintuzzando in finale gli attacchi prima di Valter Pusceddu "Bighino" (Torretta) e poi di Francesco Caria "Tremendo" (San Martino-San Rocco). Tutti gli altri finalisti bene o male sono stati delle comparse, il Palio è stato una questione privata tra questi 3.

Riguardo ai piazzati, bravo Bighino, che arrivava dalla terza batteria, e quindi è stato sicuramente penalizzato dal tempo di recupero ridotto in ottica finale. Un po' meno bravo Tremendo che, con una partenza appena migliore, avrebbe potuto duellare con Gingillo fin da subito invece di farsi sotto all'ultimo giro. Non pervenuto Giovanni Atzeni "Tittìa" (Don Bosco) quarto all'arrivo, molto probabilmente per problemi di recupero (veniva anche lui dalla terza batteria). Idem Dino Pes "Velluto", quinto, e penalizzato in partenza dopo una batteria capolavoro, con tanto di qualificazione in rimonta. Bravo Massimo Columbu "Veleno II" per Canelli (6°), non è frequente trovare gli spumantieri in finale. Bravissimo il debuttante Cersosimo per Nizza, settimo in finale dopo aver difeso con le unghie il terzo posto in batteria dagli attacchi di Sandro Gessa "Gessino" (Tanaro). Bravo anche Federico Arri "Guerriero", ottavo per Moncalvo, che si conferma ad alti livelli. Sfortunato invece Alberto Ricceri "Salasso" che, retrocesso inspiegabilmente in seconda fila alla mossa della finale, conclude il suo Palio al pronto soccorso dopo una caduta al Cavallone, dovuta probabilmente ad un disperato tentativo di rimonta (il cavallo ha proseguito la corsa giungendo 9° e ultimo).

Due parole anche su alcuni esclusi dalla finale: sfortunatissimo Martin Ballesteros "Pampero" (Santa Maria Nuova), la cui corsa finisce già alla mossa della batteria perché il cavallo inciampa nel canapo in caduta rovinando a terra (senza conseguenze fisiche per nessuno). Pesantemente penalizzati Andrea Farris "Sentenza" (San Marzanotto) e Antonio Siri "Amsicora" (San Damiano), lasciati surplace alla partenza della prima e della seconda batteria. Prestazione opaca per Carlo Sanna "Brigante" (San Pietro), che ha la sfortuna di capitare in una batteria, la terza, piena di favoriti come lui per la vittoria finale. Purtroppo in finale ci vanno solo in tre per volta, qualcuno deve star fuori, ed è toccato a lui. Bravo invece a Simone Mereu "Deciso" (Baldichieri) che, nonostante la retrocessione in seconda fila (il cavallo scalciava), rimonta e sfiora la qualificazione in finale arrivando quarto, peccato...

Infine, il mossiere Giancarlo Matteucci...

L'unica nota stonata della giornata odierna: convalida le partenze della prima e della seconda batteria, entrambe con un cavallo girato, senza nemmeno avvisare o minacciare sanzioni. Nella terza i fantini praticamente si autogestiscono, forse abbassa il canapo un attimo in ritardo e Santa Maria Nuova vola giù. In finale retrocede San Secondo in seconda fila, apparentemente solo per un cambio di posizione, e lascia al palo Cattedrale. Azzecca solo la sanzione ad Andrea Chessa "Nappa II" (Montechiaro, brutta forzatura del canapo) e la retrocessione di Mereu in seconda fila.

In una parola, INCAPACE. Si spera che durante l'inverno paliesco, che comincia adesso, chi di dovere prenda le giuste decisioni e ci tolga dalle scatole un personaggio simile per l'anno prossimo.

A voi i commenti!!



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