martedì 14 novembre 2017

DISFATTA PALLONARA

Alla fine, è successo davvero: la Nazionale italiana di calcio ha clamorosamente fallito l'obiettivo di qualificarsi ai Mondiali russi del 2018. Una disfatta che pochi, all'insediamento del nuovo C.T. Ventura, avrebbero previsto, e invece i rudi boscaioli svedesi ci hanno battuto al play-off, per giunta giocando all'italiana con catenaccio e contropiede, e vincendo il doppio confronto semplicemente con un tiro deviato. Una sconfitta impossibile da mandar giù per l'opinione pubblica pallonara, che indica in Ventura e nel presidente federale Tavecchio i principali responsabili. E' davvero così? Analizziamo i fatti, alla luce di quanto successo nelle qualificazioni.

Gian Piero Ventura, C.T. della Nazionale di Calcio
Innanzitutto, abbiamo avuto la sfortuna di finire nello stesso raggruppamento della Spagna. Una circostanza che, di fatto, ci condannava al secondo posto e alla tagliola dei play-off fin da subito. Tuttavia, durante lo svolgimento delle qualificazioni, pur segnando meno reti delle "Furie Rosse" avevamo lo stesso loro punteggio, e addirittura la nostra Nazionale era riuscita a bloccare quella spagnola sul pareggio nella partita di andata. Tutto secondo programma quindi...fino alla partita del 2 settembre 2017 in casa della Spagna. Ora, sei in casa di un avversario sicuramente più forte, il loro centrocampo è uno dei migliori d'Europa, forse sarebbe il caso di fare attenzione e provare a strappare il punto del pareggio...Evidentemente il C.T. Ventura non è stato dello stesso avviso, schierando un presuntuoso ed iper-offensivo modulo 4-2-4, crollato sotto la doppietta di Isco dopo 40 minuti di gioco. La ciliegina sulla torta l'ha poi messa l'ex juventino Morata. 3-0 e a casa, senza appello.
Ora, dopo una simile sconfitta gli Uomini, quelli veri, ammettono le proprie responsabilità. "Si, ho sbagliato, è colpa mia, ho sbagliato formazione". Tanto sarebbe bastato probabilmente per evitare ciò che è successo dopo: vittoria striminzita con Israele, pareggio casalingo con la modesta Macedonia (che all'andata ci ha fatto vedere i sorci verdi), e vittoria con l'Albania. In occasione di quest'ultimo incontro, è saltato all'occhio un dettaglio importante: quando Candreva ha segnato la rete decisiva nessuno, NESSUNO, si è filato Ventura di striscio. Coincidenze? Chissà...sta di fatto che quell'episodio ha evidenziato una grossa frattura tra il tecnico e i giocatori, evidentemente ancora frastornati (e probabilmente indispettiti) per la sconfitta spagnola e per un atto di umiltà che, molto probabilmente, non c'è stato. Così, mentre il sorteggio ci assegnava come avversaria dei play-off la Svezia, siamo andati avanti a proclami: "siamo l'Italia", come dire "il Mondiale ci spetta di diritto, levatevi di mezzo". Gli svedesi, pur privi della loro stella Zlatan Ibrahimovic, hanno però dimostrato fin da subito di non volerci fare da sparring partner, picchiando durissimo nella partita di andata a Solna e vincendo con un tiro deviato. Ciò che però è saltato all'occhio è stata la totale mancanza di idee della nostra Nazionale: modulo 3-5-2 con giocatori fuori ruolo, lentezza cronica, botte da orbi degli avversari, un gol subito, un palo colpito, e una sensazione di sbando totale. Niente, neanche questo ha scalfito la sicumera del CT: 3-5-2 confermato e, grazie alla spinta dello stadio di casa, la nostra squadra è sembrata decisamente più pimpante e combattiva. Gli avversari però non sono stati a guardare, e hanno giocato nell'unico modo che conoscono: picchiando. Inutile attaccarsi all'arbitro, perché le sviste in area ci sono state da entrambe le parti con due rigori a testa negati. In più, a testimoniare la mancanza di idee valide per scalfire il muro svedese, i nostri hanno giocato spesso a palla alta, facendo esattamente il gioco dei giganti avversari. Come se non bastasse, l'anarchia in panchina è risultata ancora più evidente quando il veterano De Rossi ha rimbrottato il CT, di fatto delegittimandolo. Risultato? 0-0, e Svezia al Mondiale russo. Ora, se Ventura avesse avuto un minimo di onestà intellettuale avrebbe immediatamente rassegnato le dimissioni, senza se e senza ma: dovevamo andare al Mondiale, la squadra era più forte di quella degli ultimi Europei, e invece abbiamo ceduto il passo ad una nazionale di onesti mestieranti e poco più. Non solo, il sig. Ventura pare abbia chiesto una buonuscita di 700.000 euro per terminare in anticipo il suo contratto. Che dire, c'è chi nasce signore, e non tutti ci nascono.
Ora, cari dirigenti federali...
C'è un certo Carlo Ancelotti libero da impegni in questo momento, dicono sia...bravino...ECCO. SE VOLETE BENE VERAMENTE AL NOSTRO MOVIMENTO CALCISTICO, PER FAVORE, FATEGLI UNA TELEFONATA E TRASCINATELO DI PESO SULLA PANCHINA AZZURRA!!!

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