lunedì 24 luglio 2017

SONO TORNATI...PIU' IN FORMA CHE MAI!!

E' successo tutto molto rapidamente: accendo la TV su una nota trasmissione della domenica sera, e mi vedo davanti la faccia sorridente dello scrittore Daniel Pennac. Ora, chi mi conosce sa che non sono assolutamente un tipo da televisione, ma un'intervista ad uno dei miei autori preferiti quando mi ricapita? Per cui mi metto comodo e, man mano che il programma va avanti, noto proiettate alle pareti delle illustrazioni che conosco molto bene: sono le copertine dei libri della saga dei Malaussène, sicuramente il più grande successo della carriera di Pennac.

Alt, stop, facciamo qualche passo indietro: CHI SONO, i Malaussène?

Beh, è giusto fare un minimo di presentazioni per chi non li conosce: sono una delle famiglie più strampalate e scombinate mai concepite in letteratura. Più che una famiglia, una tribù: sette fratellastri e sorellastre, tutti nati dalla stessa mamma, ma da sette padri diversi ed ignoti. Senza contare i personaggi che gravitano a vario titolo attorno a casa Malaussène, un'ex ferramenta della periferia di Parigi. In tutto questo marasma, il compito di portare a casa la pagnotta spetta al figlio maggiore, Benjamin, che ha a carico quasi tutti i suoi fratelli e sorelle (la mamma è perennemente "in amore" e torna a casa, da sola, solo quando è incinta). Professione? Capro espiatorio, vale a dire pagato molto profumatamente per prendersi dei sonori cazziatoni e cercare di placare le ire di clienti insoddisfatti prima, di aspiranti scrittori frustrati poi...ma non voglio anticipare altro, se non che i sei romanzi della saga si svolgono in un'atmosfera stupendamente noir: Pennac ha saputo far convivere nelle sue opere attimi di struggente tenerezza con crimini violenti, aberranti e sanguinosissimi, ma anche con momenti di pura passione e situazioni che trascendono la realtà. Ovviamente Benjamin, capro espiatorio per vocazione oltre che per lavoro, ci finisce dentro fino al collo, nei fatti di sangue. Pur essendo assolutamente innocente.

La saga, iniziata nel 1985 con l'uscita in Francia de "Il paradiso degli orchi", onestamente sembrava aver esaurito la sua forza con "La passione secondo Thérèse" (1999): almeno a me (e credo non solo a me), l'ultimo libro è sembrato quasi un fanservice, tanto per accontentare i lettori più accaniti che non si rassegnavano all'uscita di scena della loro famiglia preferita. Quando finii di leggerlo pensai "stavolta è proprio finita, ma visto quest'ultimo libro forse è giusto così...grazie di tutto Malaussène, è stato bello conoscerti".

Fino, appunto, alla comparsa di Pennac sul mio televisore, che annunciava la ripresa della saga, con l'intrigante titolo "Il caso Malaussène-Mi hanno mentito". Inutile dire che mi sono fiondato in libreria, l'ho comprato, e quando l'ho finito (sarebbe più giusto dire DIVORATO) avevo un sorriso a 40 denti: la nuova generazione dei Malaussène si dimostra ampiamente all'altezza della precedente, e da lì in avanti...sono cavoli acidi per tutti. Ovviamente Benjamin, come al solito, ci andrà di mezzo suo malgrado...passano gli anni ma la vocazione da capro espiatorio è rimasta tale e quale.

Buona lettura!!!


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