lunedì 10 aprile 2017

SCASSONIO STRAROMPI ESISTE DAVVERO, ECCO LE PROVE

Innanzitutto, vi starete chiedendo: ma chi caspita è Scassonio Strarompi, di professione ragioniere? Domanda legittima, per carità, ed ecco la risposta: è un personaggio apparso una tantum in una storia di Paperinik, in cui il suddetto Scassonio (nomen omen), in vena di emulazione, inizia a stalkerare il supereroe in ogni modo, minacciando di pubblicare manifestini diffamatori se questi non gli consente di partecipare alle sue imprese. Un vero fissato insomma, che in barba alle più elementari regole del buonsenso finisce per creare situazioni tragicomiche ai danni del povero Paperinik.

Ecco, se personaggi così fossero confinati ai fumetti, potremmo solo riderne di gusto. Invece, ahinoi, il terribile Scassonio ha degli emuli in carne ed ossa. Uno di questi ha colpito duramente lo scorso settembre, udite udite, ad una marcia non competitiva organizzata in un parco da un'associazione di genitori in cui i protagonisti erano i BAMBINI, sì avete letto bene. Il fattaccio è avvenuto nel comune di Lallio (BG), ed ha avuto come protagonista loro malgrado i genitori dell'associazione di volontariato "A.Ge". 
Cosa è successo di tanto grave? I piccoli vandali hanno forse distrutto qualche aiuola pagata e mantenuta con i soldi del Comune? 

Ebbene no, il guaio lo hanno combinato le mamme che, vista l'altissima ed imprevista affluenza di partecipanti all'evento si sono rimboccate le maniche, ed hanno aiutato il gestore del chiosco a cui si erano rivolte a preparare e distribuire pane e marmellata per i bambini. Un gesto assolutamente naturale e spontaneo insomma, compiuto anche nell'interesse della buona riuscita della manifestazione. La cosa però non è sfuggita ad un consigliere di minoranza che ha assistito alla scena e, con civica solerzia, ha segnalato la cosa in Comune (insieme, va detto, ad altri abusi o presunti tali commessi da altri soggetti). Al che, a sentire il sindaco, il meccanismo burocratico non si poteva più fermare: in seguito alle indagini compiute dall'ufficio tecnico comunale, l'associazione è stata multata di 1032 euro perché le mamme volontarie non erano autorizzate a preparare e distribuire cibo e bevande, quello era esclusivo compito del gestore del chiosco. Chi fa volontariato ed è abituato a spaccare il centesimo per portare avanti le attività, sa benissimo che un episodio del genere rappresenta una vera e propria mazzata, morale e materiale.

Questa storia ha avuto un finale dolceamaro: la multa è stata confermata, ma cittadini comuni, altre associazioni, imprese ed esercizi locali hanno aiutato l'A.Ge. a raccogliere i soldi necessari per pagarla, dimostrando una volta di più che l'unione fa la forza.

In tutto questo mi chiedo: possibile che la burocrazia più perversa debba sempre e comunque avere la meglio ed ostacolare ogni iniziativa? Non fraintendiamo, io per primo sono favorevole alle regole ed al loro rispetto, altrimenti sarebbero guai seri. Tuttavia esiste un limite, rappresentato dal buonsenso, e che lo stesso sindaco di Lallio ha lasciato intendere: era proprio necessaria cotanta solerzia da parte del consigliere? Il gesto delle mamme, anche se "non autorizzato" a norma di legge, non recava danno ad alcuno, anzi, era un ulteriore esempio di cosa voglia dire fare volontariato ed adoperarsi per la migliore riuscita possibile degli eventi che si organizzano. Niente da fare purtroppo: dal punto di vista della mera applicazione della legge le mamme dell'A.Ge. hanno torto marcio, poco da dire, ma questo episodio sollecita una volta di più ad intervenire per semplificare la normativa ed evitare che le iniziative private e sostanzialmente innocue vengano soffocate sul nascere da una burocrazia ottusa e perversa, che non lascia spazio al buonsenso dei singoli. Una normativa a prova di Scassonio Strarompi. Diversamente, a forza di scoraggiare e mettere paura con pastoie legislative assurde, nessuno vorrà prendersi più l'impegno di organizzare alcunché, e tenderemo tutti a rifugiarci nei tranquilli confini del nostro orticello personale, senza curarci di ciò che accade intorno. Un inaridimento che, purtroppo, è già iniziato da un po' di tempo.

Ah a proposito: sapete che mestiere fa il consigliere comunale che ha dato inizio al tutto? Il ragioniere...


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